
“Apprendiamo dai media che tra ieri e oggi ci sono state tre persone decedute all'interno delle carceri italiane, o per suicidio, o per altre motivazioni”.
E’ la premessa con cui Uisp Toscana, portavoce il presidente regionale Marco Ceccantini, sottolinea l’importanza della propria attività e lancia un tavolo di confronto.
“Vogliamo ribadire una volta di più – sottolinea Ceccantini - l'importanza dell'attività sportiva e del lavoro all'interno degli Istituti di pena, che non è solo un momento di sollievo e di distrazione, ma è una modalità per riuscire a portare un momento di normalità, di avvicinare la popolazione carceraria a quello che poi troveranno all'esterno una volta scontata la pena. Vogliamo ricordare ancora una volta che Uisp lavora da sempre per portare all'interno del carcere attività sportiva, ma porta anche, con eventi specifici e mirati, la società civile a confrontarsi con i detenuti all’interno degli istituti di pena, dando loro una possibilità anche di pensare a uno sbocco nel futuro; perché molto spesso i suicidi avvengono anche perché manca una speranza di futuro da parte di chi è in carcere. La nostra attività invece porta il futuro all’interno degli istituti di pena, porta la possibilità di redimersi, porta la possibilità di imparare dei mestieri, porta la possibilità di imparare le regole, di ipotizzare di uscire e trovare una collocazione. Questo è quello che la Uisp fa. Invitiamo le autorità, la politica, le Associazioni che si occupano del problema, a confrontarsi con noi, e nei prossimi giorni lanceremo un tavolo tematico dove troveremo la modalità per confrontarsi con tutti gli attori protagonisti di questo fenomeno in maniera tale da trovare anche delle forme di soluzione al problema”.